mercoledì 15 ottobre 2008

Giornalismo Partecipativo ( O Citizien Journalism )

(tutte le informazioni sono riprese dal sito wikipedia)

Il giornalismo partecipativo (detto anche giornalismo collaborativo o, in inglese, citizen journalism o open source journalism) è il termine con cui si indica la nuova forma di giornalismo che vede la partecipazione attiva dei lettori. Il citizen journalism ovvero il giornalismo fatto dai cittadini per i cittadini è essenzialmente questo: la partecipazione attiva di quello che una volta era il pubblico dei lettori, grazie allo svilupparsi delle tecnologie web easy-to-use. Con l’arrivo di internet, o meglio della messaggistica istantanea, del peer-to-peer, dei “feedback” e delle interfacce user-friendly, chiunque può non solo comunicare ma informarsi e informare praticamente a costo zero.

“L’idea di base è che se le persone hanno gli strumenti per creare i loro contenuti, lo faranno, e questo sarà il risultato di un’emergente conversazione globale.” A parlare è Dan Gillmor, famoso giornalista, fino ad ora editorialista tecnologico del quotidiano della Silicon Valley, il SanJosè Mercuri News, e blogger della prima ondata. Uno di quelli che ci hanno creduto sin dall’inizio, che hanno subito concepito l’esperienza del blogging come un modo per sovvertire le tradizionali regole dell’eccellenza giornalistica, presentando solo argomenti di proprio interesse, opportunamente linkati, totalmente esuli dal circuito e dal controllo dei media tradizionali, nella libertà di esprimere opinioni non filtrate o anche solo di adottare uno stile di scrittura meno formale. Gillmor ci tiene a sottolineare quanto l’informazione indipendente di oggi (e di domani) viaggi sempre più tra web e blogosfera. E lo fa scorrendo le pagine più o meno note dell’ informazione personale, partendo dai tragici eventi dell’11 settembre: è iniziata allora la diffusione di resoconti personali di prima mano che grazie alla Rete hanno fatto il giro del mondo, spesso più velocemente ed efficacemente delle notizie dei grandi network tv.

I gradi del giornalismo partecipativo
Le forme del giornalismo partecipativo sono variegate e si possono distinguere anche per il grado di coinvolgimento dei lettori. Steve Outing, senior editor del Poynter Institute for Media Studies, ha proposto una classificazione basata su 11 livelli di profondità. Si va dal livello più superficiale, la possibilità per gli utenti di inserire commenti agli articoli, alla sollecitazione dei racconti degli utenti su determinati argomenti, dalla consultazione durante la creazione dei contenuti ai blog ospitati o aggregati sul sito, fino ai siti interamente costruiti grazie ai contributi degli utenti, che possono essere a loro volta sottoposti a controllo editoriale o completamente liberi.

Dal post all’articolo in prima pagina, al blog personale fino ai veri e propri siti CJ, le forme del giornalismo partecipativo sono varie e variegate.

Commenti dei cittadini agli articoli
Add-on reporters ovvero cittadini che, raccontando le loro storia ai giornalisti professionisti, li aiutano a scrivere gli articoli
Open-source reporting: i lettori contribuiscono ad arricchire l’articolo inviando richieste di chiarimenti, suggerimenti e guidando il giornalista verso la stesura finale.
I blog trasparenti ovvero blog dove chiunque può entrare e partecipare alle discussioni. Una sorta di ombudsmen che controlla e critica l’operato dei media mainstream. Esempio: Gennarocarotenuto.it
Siti web CJ monotematici o che comunque interessano piccole comunità locali. I cittadini sono liberi di esprimersi e di pubblicare qualsiasi cosa, anche condoglianze per la morte di un vicino di casa o le foto della recita di fine anno dei propri figli.
L’ibrido ovvero Giornalisti Professionisti + Giornalisti partecipanti. Tipico esempio è il coreano OhMyNews dove un team di giornalisti professionisti crea i contenuti per il sito, che viene poi arricchito con i contributi dei lettori. Non tutto viene però pubblicato: gli articoli sono sottoposti a revisione e, se idonei, vengono pubblicati. Esempi: Bluffton Today (South Carolina). OhmyNews.com. Greensboro (N.C.) News & Record YourNews (giornale che si sta avviando verso la collaborazione tra giornalisti partecipanti e professionisti)
Wiki-journalism, quando i cittadini diventano editori. L’esempio più conosciuto e WikiNews, branca dell’enciclopedia pubblica Wikipedia, che consente a chiunque di pubblicare un articolo o di modificare e arricchire quelli presenti. Wikinews è ancora in fase di sperimentazione, dunque non è dato sapere se la teoria che la conoscenza e l’intelligenza di un gruppo possono produrre notizie significative, credibili e obbiettive. Ma forse è un passo un po’ troppo azzardato, questo sì, perché se da un lato garantirebbe la continua e ininterrotta interazione tra scrittore e lettore, dall’altra provocherebbe una perdita del controllo dei prodotti editoriali, con conseguenze catastrofiche per la credibilità delle notizie. Esempi: WikiNews. Backfence.com Community Guide.

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